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Rughe

L'intervento, immagini pre/post, anestesia, postoperatorio, complicanze

Con il passare degli anni il tessuto cutaneo va incontro ad una serie di modificazioni cui concorrono la perdita di elasticità legata ad un ridotto turnover del collagene e dell'elastina, l'assottigliamento dell'osso sottostante, la contrazione ripetuta dei muscoli mimici in direzione delle inserzioni cutanee e l'impatto diretto dei raggi solari. 
La manifestazione clinica di queste modificazioni è rappresentata dalla comparsa delle rughe e dall'accentuazione dei solchi cutanei normalmente presenti. Esiste la possibilità di attenuare questi segni dell'invecchiamento con diverse tecniche che sono accessorie a quelle chirurgiche principali che troverete descritte in questo sito (trattamenti estetici)

L'intervento

Le rughe possono essere trattate con tecniche non chirurgiche e chirurgiche. Tra le tecniche non chirurgiche uno è ablativo e uno è riempitivo. 
Il primo sfrutta l'azione chimica di diverse sostanze (acido glicolico e altri idrossiacidi, acido tricloroacetico, fenolo, ecc.) che consiste nella esfoliazione (peeling), per le sostanze più leggere, fino alla causticazione, per le sostanze più aggressive, degli strati cutanei più superficiali con conseguente rigenerazione degli strati danneggiati in modo da ottenere una superficie più liscia e senza macchie. 
La seconda tecnica prevede l'impiego di sostanze riempitive i cosiddetti "fillers", che hanno la funzione di colmare la depressione creata dalla ruga o dai solchi. Si possono utilizzare diverse sostanze (collagene, ac. jaluronico, sostanze di sintesi) che tramite l'impiego di un ago sottilissimo vengono iniettate in sede intradermica (il derma è quella parte di cute che si trova al di sotto dell'epitelio) o sottocutanea (il sottocute si interpone tra la cute e il piano muscolare).
Tali sostanze (tranne quelle a componente mista) vanno incontro, in tempi variabili, a riassorbimento parziale. Le metodiche chirurgiche per il trattamento delle rughecomprendono la dermoabrasione e il LASER. 
Entrambe le metodiche una per via meccanica, l'altra per via termica provocano l'asportazione degli strati più superficiali della cute favorendo la rigenerazione di una cute più trofica.

Anestesia

Tutte le metodiche sovraesposte per il trattamento delle rughepossono essere praticate in regime ambulatoriale, alcune senza l'impiego di anestetici locali, altre con l'impiego di anestetici topici (creme anestetiche), altri ancora (peeling, dermoabrasione o laser), se vengono trattate ampie superfici, possono anche richiedere una sedazione e raramente l'anestesia generale.

Postoperatorio

Le microiniezioni lasciano un modesto arrossamento che scompare nel giro di qualche ora. Lo stesso dicasi per i peeling leggeri, mentre per quelli più aggressivi, la dermoabrasione e il laser, che comportano la formazione di croste, è necessaria una medicazione occlusiva che viene alleggerita dopo 5 giorni e le aree trattate cosparse di unguenti con funzione ammorbidente. 
In questi trattamenti più invasivi è necessario evitare l'esposizione ai raggi solari per 3-4 mesi.

Complicanze

Si possono manifestare intolleranze alle sostanze iniettate così come microinfezioni. 
Sia nei peeling che negli altri trattamenti chirurgici si possono formare chiazze di iperpigmentazione. In alcuni casi l'approfondimento della sostanza chimica o del raggio laser può causare danno agli strati più profondi con la comparsa di cicatrici ipertrofiche.

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Dott. Pier Luigi Gibelli