La mastopessi è un’operazione che viene effettuata quando il volume del seno è adeguato ma, per svariate cause come un calo ponderale, gravidanze o invecchiamento, avviene un rilassamento dei tessuti con un loro conseguente cedimento (ptosi del seno). Questo tipo d’intervento è simile alla mastoplastica riduttiva, eseguita per contrastare le ipertrofie mammarie (crescita marcata ed eccessiva del seno e dei tessuti delle mammelle), ma, a differenza della mastoplastica, la mastopessi è un intervento limitato al solo rimodellamento della mammella, senza asportazione di tessuto ghiandolare, e per questo viene definito "lifting" del seno.
Prima dell’intervento vengono prese le misure e vengono effettuati i tracciati sui seni, indispensabili per l’operazione. Durante l’intervento possono essere eseguite diverse tipologie di incisione: se il difetto da correggere è piccolo l’incisione sarà solo attorno all’areola, mentre se la caduta del seno è importante sarà necessario praticare una incisione verticale ,dal capezzolo al solco e lungo il solco sotto-mammario. L'intervento di mastopessi viene eseguito in anestesia generale e può durare 2/3 ore a seconda del tipo di rimodellamento. Terminato l’intervento verranno effettuate medicazioni compressive.
Il ricovero post-operazione dura 24\48 ore. Dopo l’intervento viene applicata una medicazione, che sarà cambiata dopo 2 giorni, dei drenaggi e delle suture, che saranno rimosse dopo 8-10 giorni. Eventuali edemi ed ecchimosi possono durare per 1-2 mesi. La paziente dovrà portare un reggiseno specifico per il periodo di guarigione: è importante indossarlo durante la notte e durante il giorno per ridurre il peso del seno sulle cicatrici. In seguito alla mastopessi può verificarsi una riduzione della sensibilità del capezzolo, dalla quale in genere si recupera nell'arco di 6 mesi.
La mastopessi lascia cicatrici più o meno visibili che dipendono dal tipo di taglio che si pratica e dal tipo di correzione che la paziente richiede. Se è presente solo rilassamento dei tessuti con un normale sviluppo ghiandolare, il medico si limiterà a togliere il tessuto cutaneo in eccesso e rimodellare la ghiandola (mastopessi senza protesi), invece, se c'è un’atrofia della ghiandola mammaria si procede all'introduzione di una protesi dietro la ghiandola stessa o sotto il muscolo pettorale (mastopessi con protesi). La dimensione e il tipo di cicatrici che resteranno dopo l’operazione variano da persona a persona e dipendono dalla situazione di partenza.
Le complicanze della mastopessi sono le stesse della mastoplastica riduttiva. La complicanza più significativa della mastopessi è la cattiva cicatrizzazione: il tipo di cicatrizzazione è imprevedibile e dipende dalla qualità della pelle, dal colore e dalla tensione delle ferite, e dalla genetica. Una sofferenza del complesso areola capezzolo o la necrosi è evento molto raro, così come è raro l'ematoma.
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