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interventi Naso

Plastica della punta

L'intervento, immagini pre/post, anestesia, postoperatorio, complicanze

La rinoplastica è l'intervento chirurgico che consente di rimodellare il naso. La rinoplastica estetica è uno degli interventi più richiesti in chirurgia.

Usualmente si pratica per ridurre le dimensioni del naso, rimodellare la punta, rimuovere un gibbo nasale e migliorare l'angolo tra la punta nasale e il labbro superiore.
Spesso questi pazienti presentano problemi funzionali ossia difficoltà respiratoria per via nasale, in tal caso è possibile associare alla rinoplastica una chirurgia funzionale (settoplastica) al fine di migliorare la funzionalità respiratoria.
Una attenta valutazione del paziente nelle sue necessità estetiche, funzionali e psicologiche è una premessa fondamentale in ogni intervento di rinoplastica:
• La valutazione funzionale in quanto il naso è principalmente un organo respiratorio e una sua alterazione richiede un'adeguata correzione
• La valutazione estetica, corredata da una documentazione fotografica, per studiare le proporzioni del viso
• La valutazione anatomopsichica per analizzare motivazioni e aspettative del paziente.

L'intervento

La rinoplastica della punta può essere eseguita attraverso una tecnica chiusa o aperta. In alcuni casi si tratta di una vera e propria scelta del chirurgo, in altri, la tecnica aperta, puo’ rendersi necessaria.
Soprattutto in casi particolari, come nei reinterventi, in caso di esiti di malformazioni, in caso di particolari deformità della punta nasale, è necessario praticare una piccola incisione esterna in corrispondenza della columella (il ponte cutaneo che separa le narici). Nella rinoplastica della punta si interviene solo sulle strutture cartilaginee (cartilagini alari, triangolari e cartilagine del setto).
Il grande vantaggio della tecnica aperta è che essa permette una visione ampia e diretta dei difetti e consente di praticare una serie di manovre in modo molto preciso oltre che di aggiungere dei tessuti (più frequentemente innesti cartilaginei) per migliorare e definire il profilo nasale
In alcuni casi si deve intervenire sulla base del naso per restringerla rimuovendo due piccoli cunei di cute dalle narici (plastica della base nasale). La durata dell'intervento è di circa 1 ora

Anestesia

La rinoplastica della punta si pratica in anestesia locale o in neuroleptoanalgesia. In base al tipo di intervento e al tipo di anestesia l'intervento verrà programmato in day hospital o con un ricovero di una notte.

Postoperatorio

Dopo la rinoplastica della punta verrà applicata una medicazione costituita da cerotti e da uno splint plastico o gessato al fine di mantenere le nuove forme e di ridurre il gonfiore postoperatorio. Vengono inoltre posizionati dei piccoli tamponi nasali che vengono rimossi dopo 24 ore. La rinoplastica della punta non è un intervento doloroso, l'unico inconveniente è che, fintanto che saranno presenti i tamponi, il paziente non potrà respirare con il naso. Solitamente si puo’ manifestare edema (gonfiore) e raramente ecchimosi (macchie bluastre) nella regione orbitarla che regrediscono nel giro di 4-10 giorni.
Lo splint nasale viene rimosso dopo una settimana. Un certo gonfiore può permanere per alcuni mesi poiché il processo di guarigione è un processo graduale che richiede sempre un periodo variabile di tempo prima di giungere a completamento. In caso di tecnica aperta, i punti di sutura verranno rimossi dopo una settimana. 
L'aspetto finale del naso si manifesterà solo dopo alcuni mesi dall'intervento. Al fine di permettere una guarigione ottimale è necessario evitare l'esposizione al sole e quelle attività che provocano un aumento della pressione sanguigna (attività sportiva in genere) almeno per le prime settimane. La ripresa dell'attività lavorativa dipende dal grado individuale di disconfort; in genere sono sufficienti dai 7 ai 14 giorni di riposo.

Complicanze

Quando la rinoplastica della punta o è eseguito da un chirurgo esperto e qualificato, le complicanze sono rare e minori. Ciononostante, come ogni intervento chirurgico, possono manifestarsi complicanze generiche o specifiche legate al tipo di intervento eseguito. In alcuni casi possono verificarsi delle piccole irregolarità del profilo (per eccesso di tessuto cicatriziale o di tessuto cartilagineo); in tali casi può essere necessario praticare un intervento correttivo minore il più delle volte in anestesia locale.

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Dott. Pier Luigi Gibelli